Barrato sul titolo vediamo se funziona

funziona ?

Un po' di testo per vedere l'effetto che fa

Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? quam diu etiam furor iste tuus nos eludet? quem ad finem sese effrenata iactabit audacia? Nihilne te nocturnum praesidium Palati, nihil urbis vigiliae, nihil timor populi, nihil concursus bonorum omnium, nihil hic munitissimus habendi senatus locus, nihil horum ora voltusque moverunt? Patere tua consilia non sentis, constrictam iam horum omnium scientia teneri coniurationem tuam non vides? Quid proxima, quid superiore nocte egeris, ubi fueris, quos convocaveris, quid consilii ceperis, quem nostrum ignorare arbitraris?

O tempora, o mores! Senatus haec intellegit. consul videt; hic tamen vivit. Vivit? immo vero etiam in senatum venit, fit publici consilii particeps, notat et designat oculis ad caedem unum quemque nostrum. Nos autem fortes viri satis facere rei publicae videmur, si istius furorem ac tela vitemus. Ad mortem te, Catilina, duci iussu consulis iam pridem oportebat, in te conferri pestem, quam tu in nos [omnes iam diu] machinaris.

Proviamo a mettere un'immagine


Centrata e grande

Test di Google Spreadsheet

E qui ci mettiamo un post

ecco il testo

Post di prova numero 2

Com'era prevedibile, e in parte annunciato, la Cdl grida all'emergenza democratica. In una nota congiunta, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Lorenzo Cesa e Umberto Bossi accusano il governo di una "gravissima prevaricazione" che "vanifica anche l'appello al dialogo rivolto oggi dal Capo dello Stato" e annunciano: "Tutta l'opposizione reagirà con assoluta fermezza". Minimizza Romano Prodi: "C'è una nota? Bene, la leggeremo" dice il presidente del Consiglio, che alla domanda dei cronisti sullo "scampato pericolo" a Palazzo Madama replica: "Perché, è successo qualcosa? Mi meraviglia che voi vi meravigliate...". Berlusconi punta al voto: "Ora pensiamo ai ballottaggi per le amministrative, la risposta a questo colpo di mano arriverà dagli elettori".

L'esito del Consiglio dei ministri straordinario, indetto da Romano Prodi per risolvere la vicenda che vede coinvolti Vincenzo Visco e la Guardia di finanza, elimina di fatto il rischio di scivolata al quale il governo si sarebbe esposto mercoledì al Senato, ricompatta la maggioranza ma dà la stura agli allarmi del centrodestra. E se l'Italia dei valori annuncia il ritiro dell'ordine del giorno perché, spiega Antonio Di Pietro, "sono venute meno le ragioni per le quali lo avevamo presentato", il centrodestra insorge contro quello che definisce "attentato alla Costituzione", "messaggio pericoloso e destabilizzante", "deriva autoritaria del governo".

Post di prova 1


Il viceministro Visco ha rimesso la delega sulla Guardia di Finanza. Allo stesso tempo il capo della Fiamme Gialle Roberto Speciale diventa componente della Corte dei Conti e il generale Cosimo D'Arrigo, attuale sottocapo di stato maggiore della Difesa, passa alla guida della Guardia di Finanza. Questi gli esiti del consiglio dei ministri straordinario convocato da Romano Prodi per disinnescare, prima della discussione di mercoledì in Senato, le tensioni sulla vicenda delle presunte pressioni del viceministro nell'inchiesta Unipol. Tensioni che facevano rischiare al governo un voto contrario del Senato.

Al termine del consiglio dei ministri il premier ha espresso apprezzamento per il gesto di Visco e ha voluto manifestare la totale fiducia a lui e "alla Guardia di Finanza e al suo nuovo comandante chiamati a continuare il proprio lavoro con determinazione e correttezza".